I fondatori
Francesco muore nel 1915 e la tipografia viene portata avanti dai dieci figli, con la nuova denominazione Fratelli Lega. Negli anni della Grande Guerra i fratelli vengono chiamati alle armi; la ditta viene condotta dalle tre sorelle Raffaella, Mariuccia e Domenica.
Negli anni immediatamente successivi il prototipografo Ugo Zoli, chiede l’esenzione dal servizio militareper assolvere l’incarico professionale, mentre uno dei fratelli, Giovanni, partecipa ad un corso di formazione a Milano presso Raffaello Bertieri, noto tipografo e maestro della composizione.
Negli anni lasciano la ditta dapprima le sorelle Raffaella, Mariuccia e Domenica e successivamente i fratelli Filippo e Domenico, che rimarranno nella ditta come dipendenti, dopo aver ricevuto in liquidazione la casa paterna a Brisighella, in seguito divenuto asilo Cicognani. Enrico dopo aver frequentato la scuola ceramica faentina emigra a Parigi, dove lavora presso una manifattura ceramica. Si ammalerà di meningite, male che gli sarà fatale nel 1928
Fra il 1928 e il 1930 anche Giuseppe e Umberto escono dalla ditta la tipografia rimane in possesso dei soli fratelli Giovanni e Vittorio, sempre con la denominazione F.lli Lega. Superata la seconda guerra mondiale, i due continuano insieme a guidare la ditta, avviando al lavoro la moglie Barbara il primo, il secondo i figli Francesco e Augusto, che potranno affiancare per poco, vista la morte per entrambi prematura avvenuta fra il 1959 e il 1960.

Firme dei fratelli Lega in calce a un documento notarile della ditta.